Il tessuto non tessuto, detto anche TnT e in inglese nonwoven, viene utilizzato per molti scopi diversi, che a volte possono anche apparire strani e inconsueti. Uno degli utilizzi ormai più frequenti del tessuto non tessuto riguarda il settore automotive.
Cos’è il TnT
Con il termine TnT ci si riferisce in maniera generale a una categoria di prodotti industriali che sono simili a un tessuto, alla vista e al tatto, ma che non sono stati ‘filati’. In pratica, non sono stati prodotti nel modo in cui di norma si produce un tessuto vero e proprio. Possono essere realizzati con fibre naturali o sintetiche.
I tessuti tradizionali hanno i fili disposti in ordine regolare, incrociati fra loro in maniera precisa e specifica. In un tessuto non tessuto, invece, le diverse fibre sono disposte in maniera casuale e vengono assemblate secondo procedimenti differenti dalla normale tessitura.
I primi esempi di TnT risalgono a molti secoli fa. Tuttavia, la storia recente comincia dagli Anni Trenta con l’introduzione di nuovi tipi di garze chirurgiche più performanti e di produzione più veloce. Negli stessi anni cominciò la sperimentazione e la produzione di svariate tipologie di prodotti, fra cui i tovagliolini, ormai di uso comune, realizzati appunto in TnT.
Il tessuto non tessuto nel settore automotive
Oltre a una maggiore durabilità rispetto ad altri materiali, il tessuto non tessuto offre diversi vantaggi: in particolare l’idrorepellenza e la resistenza a temperature molto basse e molto alte. Vanta inoltre una caratteristica chiamata flame retardancy, cioè la refrattarietà a incendiarsi, ma anche la morbidezza e la facilità di lavaggio. Per tutte queste ragioni viene usato molto nel settore automotive.
In genere, in questo campo, si utilizzano fibre sintetiche di diverso tipo, grazie alle quali si possono ottenere TnT dotati di differenti spessori e proprietà. Questo materiale viene usato principalmente per la produzione di rivestimenti interni delle vetture, ma anche per l’isolamento, sia quello acustico che termico.
Il tessuto non tessuto viene inoltre utilizzato per la realizzazione dei vari filtri necessari, in particolare quelli legati alla filtrazione dell’aria nell’abitacolo. Questi sono capaci di bloccare agenti pericolosi per la salute, polvere e detriti che dall’esterno possono entrare nell’auto. Per quest’ultimo utilizzo, si prediligono filtri in TnT specifici che possono trattenere polveri sottili, fuliggine, pollini e depurare l’aria grazie ai carboni attivi.
Il tessuto non tessuto è il materiale più adatto per la filtrazione di aria e liquidi
Il materiale migliore per la filtrazione di aria e liquidi nell’ambito del settore automotive è proprio il TnT, in particolare lo spunlaced. Quest’ultimo viene realizzato con polipropilene, cellulosa e poliestere, e spesso viene abbinato a speciali filtri in termoplastica.
In generale, oltre che per i filtri, l’utilizzo del tessuto non tessuto offre grandi vantaggi nella costruzione del cofano motore. Viene usato anche per la produzione di airbag, rivestimenti dei sedili, pannelli che dividono il bagagliaio dall’abitacolo e tanto altro. Il TnT offre notevoli performance in relazione al comfort dell’abitacolo, sia per la morbidezza che per la praticità di igienizzazione degli interni e per le ottime caratteristiche di isolamento termico e acustico.
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